martedì 6 giugno 2006

Una preghiera senza parole (Sigur Rós, Gítardjamm)

Visto che nel mio ultimo post ho citato Ratzinger (accade spesso ultimamente) mi sembra più che giusto proporre ai miei visitatori notturni qualcosa di molto simile ad una preghiera. E’ un pezzo che va ascoltato di notte, senza fretta, e magari anche con un po’ di stanchezza addosso. Forse vi farà venire un brivido dietro la schiena, non so. Forse quando cercherete di capire le parole del canto, senza peraltro riuscirci, vi chiederete che diavolo di lingua sia quella. Allora dovrete rispondervi che questa lingua, di fatto, non esiste. O meglio, esiste solo nel canto e in questi sei lentissimi minuti. Un’ultima raccomandazione: quando vi verrà in mente che questa musica sembra lenta o, peggio ancora, ripetitiva, rispondetevi semplicemente che è una preghiera, e che così deve essere.

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