lunedì 19 giugno 2006

Vesponi ed altri insetti

Mai si dica che il Vespone chini la testa di fronte al potente di turno. Così Aldo Fontanarosa su Repubblica: “Le intercettazioni su Vespa non hanno alcun rilievo penale”, premette, “ma presentano un quadro desolante sul piano deontologico. Vespa che offre trasmissioni ritagliate su misura al potente di turno; Vespa che chiede al portavoce di un politico quale avversario gradisca in studio: se questo era l’andazzo, “Porta a Porta” si fondava su un metodo giornalisticamente miserevole. La sceneggiata di Berlusconi che firma il contratto con gli italiani nel 2001: anche quello - chiedo a Vespa - era stato concordato a tavolino? Io sono stato direttore di telegiornali Rai per tanti anni. Raramente qualche leader nazionale osava chiamare, mentre i portavoce non erano nemmeno ricevuti’. Potete leggere l’articolo qui. E pensare che nei paesi normali dovrebbero essere proprio i giornalisti a controllare l’operato dei politici.

1 commento:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)